SPIGOLATURE STORICHE

 La nostra storia ha inizio nell’anno 1949, quando essendo sindaco il Dr. Paolo Uberti, la giunta comunale in data 05/05/1949, sentì la necessità di istituire in Borgo Val di Taro un Distaccamento di Vigili del Fuoco mai costituito in precedenza per mancanza di locali idonei al ricovero dei mezzi. A seguito del sopralluogo dell’Ing. Comandante del 59° Corpo Nazionale dei Vigili di Parma si decise di adattare mediante apertura di porte e demolizione di muri, alcuni locali inservibili del vecchio macello comunale sito in Piazza 11 Febbraio.

Il preventivo di spesa redatto il 24/4/1949 dal tecnico comunale Geom. Ugo Tesei ammontava a complessive L. 213.000. I lavori esecutivi furono affidati e portati a termine negli anni successivi dalla Ditta locale Gasparini Antonio e Mario.

L’iniziativa intrapresa, purtroppo non ebbe seguito, causa sopravvenuta grave e lunga malattia dell’allora Comandante dei Vigili del Fuoco di Parma, conseguente disinteresse delle Amministrazioni Comunali successive e dal cambio di destinazione d’uso dell’area prescelta. Negli anni 60, infatti, tale fabbricato fu radicalmente trasformato ed adibito a “Casa del Fanciullo“.

 

I contatti tra il Comune di Borgo Val di Taro ed il Comando dei Vigili del Fuoco di Parma ripresero dopo anni di silenzio in data 1/12/1965.

Il Comandante Dott. Ing. Vito Marinelli inoltrò specifica richiesta volta al fine di reperire un sito idoneo in cui fosse ubicato un locale ad uso autorimessa al piano terra e ad appartamento per il custode al primo piano, per consentire il mantenimento di un Distaccamento costituito da due Vigili del Fuoco in servizio permanente e minimo 10 persone con mansione di Vigili Volontari.

Con lettera datata 04/02/66 prot. 6814, il Sindaco M.° Giacomo Bernardi comunicava a chi di dovere di aver reperito locali idonei di proprietà del Sig. Pietro Foglia siti in Via Malta al canone mensile di affitto pari a L. 60.000; tale spesa doveva essere sostenuta in parti eque dai Comuni interessati all’iniziativa e precisamente: Albareto, Bedonia, Bardi, Berceto, Borgo Val di Taro, Compiano, Tornolo e Valmozzola .

I rappresentanti degli stessi venivano convocati in proposito ad un incontro da tenersi in Borgo Val di Taro in data 31/03/1966.

Solo tre comuni aderirono all’iniziativa: Bardi, Borgo Val di Taro e Compiano; per cui anche tale tentativo risultò vano.

Nell’inverno 1970-71 accadde un drammatico evento a seguito del quale ebbe inizio la nascita del nostro distaccamento. Un incendio sviluppatosi nel locale caldaia del condominio sito in Viale Bottego 25, composto da 33 appartamenti dislocati in 6 piani più quello terreno occupato all’ora dall’Ufficio Postale con sottostanti garage, mise seriamente a repentaglio la vita degli inquilini.

Parte di essi furono tratti in salvo da cittadini del luogo con scale di fortuna appoggiate ai balconi esterni, a causa dell’inagibilità delle normali vie d’accesso e dell’ascensore invasi dell’intenso fumo prodotto dalla combustione del gasolio.

É doveroso menzionare il Sig. Giuseppe Piscina (Lena) per l’iniziativa intrapresa ed il coraggio dimostrato .

Le fiamme, che causarono fortunatamente danni non ingenti, furono in seguito domate dai Vigili del Fuoco di Parma giunti in loco dopo oltre 1 ora dalla chiamata, causa la distanza che unisce le due località (65 Km di strade disagiate).

Tale evento mise in chiara evidenza l’assoluta improrogabile necessità della costituzione di un Distaccamento di Vigili del Fuoco in grado di intervenire tempestivamente e nel contempo garantire alla popolazione della zona interessata una maggiore tranquillità e sicurezza .

Il 12/03/71 (prot. 1486) il consigliere comunale Dott. Lauro Grossi inviò al sindaco una richiesta al fine di dotare il comune di un servizio antincendio .

Vennero in tal modo ripresi i contatti con il Comandante dei Vigili del Fuoco di Parma, Dott. Ing. Vito Marinelli, il quale in data 20/12/71 (prot. 2540) comunicò la possibilità di costituire un Distaccamento dei Vigili del Fuoco formato esclusivamente da personale volontario, per scarsità di Vigili permanenti nell’organico di Parma, con l’accollo delle spese di locazione e telefoniche da parte dell’Erario.

Con lettera del 18/02/72 (prot. 166) l’allora Commissario Prefettizio di Borgo Val di Taro, Dott. Ennio Cardona, oltre ad accettare le proposte dell’ Ing. Marinelli inviava in allegato l’elenco di 15 persone disposte a far parte del Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di cui 5 in possesso di patente D-E.

L’11/03/72 (prot. 456) il sopracitato Ingegnere, in un nuovo scritto inviato al comune di Borgo Val di Taro sollecitava un incontro con le persone disposte ad offrire la loro collaborazione al fine di trovare idonee soluzioni per risolvere il problema dell’addestramento.

Rammentava altresì i requisiti che il personale doveva possedere:

 

  • età non inferiore agli anni 21 e non superiore ai 40;
  • altezza non superiore a mt. 1,80 e non inferiore a mt. 1,65;
  • stabile residenza nel comune di Borgo Val di Taro;
  • non aver subito condanne penali per delitti dolosi;
  • aver adempiuto agli obblighi di leva;
  • essere in possesso di istruzione elementare.

 

A seguito di tale normativa alcune persone interessate all’iniziativa vennero escluse.

 

VALLI DEL TARO E CENO

NOZZE D’ARGENTO CON I POMPIERI

Finalmente il Ministero dell’Interno con Decreto del 21/02/1973, registrato alla Corte dei Conti il 17/03/1973 (Reg. 8 interno, Foglio 319), istituisce il Distaccamento dei V.V.F. di Borgo Val di Taro, dipendente dal Comando V.V.F. di Parma, con circoscrizione territoriale costituita dai comuni di Albareto, Bedonia, Borgotaro, Compiano e Tornolo.

Da questo momento ha inizio la nostra magnifica avventura.

L’Ufficio Tecnico Erariale di Parma l’1/04/1973 procede alla presa in consegna dell’edificio posto in Via Malta n. 24 da adibire a sede del Distaccamento V.V.F. Volontari di Borgotaro.

In data 12/07/73 il Ministero dell’Interno nomina con Decreto i primi 26 Vigili Volontari e nell’ottobre dello stesso anno tale nomina viene estesa ad altre 6 persone.

Successivamente per circa sei mesi nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 9 alle 12 i sopracitati Vigili furono addestrati a Borgo Val di Taro dal personale permanente del Comando di Parma.

Tale addestramento consisteva nell’uso delle attrezzature disponibili (scale, motopompe, imbracature, ecc.) oltre a quello degli automezzi (APS Tigre UF 70/68 e CA 9251).

 

In questo periodo vennero inoltre eseguiti i primi interventi di soccorso.

Il 21/03/74 il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Parma comunica ai sindaci dei paesi interessati, con l’aggiunta di Bardi, che le richieste di soccorso potranno essere inoltrate direttamente al Distaccamento di Borgotaro.

Il territorio di competenza decretato ha un’estensione di 72.006 ettari; è sito a monte delle stupende Valli del Taro e Ceno ed è ricoperto per la maggior parte da boschi, anche secolari, solcati, oltre che dai due fiumi da cui traggono origine i nomi delle valli, da innumerevoli torrenti ricchi di fresche acque tanto cristalline quanto ciclicamente impetuose.

Oltre ai sei capoluoghi di Comune si adagiano innumerevoli frazioni sbriciolate in centinaia di agglomerati alcuni dei quali posti su balconi panoramici di incomparabile bellezza .

La popolazione residente nel 19__ ammontava a 19.028 abitanti che svolgono le più disparate attività .

 

L’inverno 1973-74 fu particolarmente siccitoso, ragion per cui, causa l’incuria e gli atti vandalici associati a venti impetuosi, nei primi mesi del 1974 si svilupparono numerosi incendi boschivi che misero repentinamente alla prova l’efficienza dei Volontari.

Per l’encomiabile lavoro svolto pervennero alla nostra sede, tramite il Comando Provinciale, i ringraziamenti e gli elogi più sentiti da parte dell’Ispettore dei Vigili del Fuoco di Bologna e del Capo dell’Ispettorato Dipartimentale delle Foreste di Parma.

Gli eventi calamitosi di maggior rilievo verificatisi nei 25 anni di attività fanno riferimento all’alluvione del novembre 1982, alle nevicate seguite da gelo polare del gennaio 1985 ed alle eccezionali e persistenti precipitazioni nevose del febbraio 1986, che provocando danni a strutture, infrastrutture, terreni, e misero in ginocchio l’economia del territorio di competenza al Distaccamento.

Al 31/12/1997, alla soglia del 25° anniversario, il nostro Distaccamento effettuò complessivamente 2076 interventi.

Gli ultimi dieci anni hanno visto una continua crescita e rinnovamento del Distaccamento. I 24 Vigili Volontari Fondatori sono stati congedati per aver raggiunto il limite di età consentito e hanno dato vita al Gruppo di Protezione Civile Comunale (Vigili del Fuoco in congedo) con il quale collaboriamo attivamente. Tutt’ora, nell’anno del 35° anniversario di fondazione, solo il nostro attuale Capo Distaccamento, CS Dario Beccarelli fa parte del gruppo dei fondatori.

Il costante rinnovamento del personale ha fatto si che l’età media dei volontari del Distaccamento sia al di sotto dei 35 anni.

L’incremento degli interventi negli ultimi anni è stato notevole con una media di 330/350 interventi all’anno contro un picco di 191 registrato nel 1997 analizzando i primi 25 anni dalla fondazione.

Al 31/12/2007 il nostro Distaccamento ha effettuato complessivamente 4940 interventi nei 34 anni di attività.

 

RICORDI

Tra gli interventi di minor disagio collettivo ma significativi e di felice conclusione ci è gradito ricordarne tre, eclatanti per drammaticità e spettacolarità.

 

18 gennaio 1985

 In località Arola di S. Pietro (Borgotaro) i Signori Marchini Giuseppe ( Triset’) e consorte, degente per infortunio da 10 giorni, si trovano isolati causa copiose nevicate. La casa di abitazione, ubicata in zona impervia è priva di telefono e luce ed irraggiungibile per impossibilità di sgombero dell’unica precaria via d’accesso.

Il distaccamento allertato dal figlio, residente nel capoluogo e preoccupato dall’evolversi della situazione, provvede a costituire ed inviare una squadra mista di Vigili Volontari e membri del Soccorso alpino.

Si tratta complessivamente di 5 unità munite di sci d’alpinismo e racchette da neve provvisti nel contempo di generi alimentari e pronto soccorso.

Dopo un’estenuante marcia, sferzati da un vento polare, l’abitazione viene finalmente raggiunta. Si teme il peggio ma come in una fiaba a lieto fine i soccorritori si trovano inaspettatamente di fronte ad una situazione imprevista.

Un anziano arzillo signore con serafica calma chiede loro gentilmente: “g’avì b’sognu d’quèlu ?“..........

poi tra l’ilarità generale gli stremati volontari vengono ospitati, rincuorati e rifocillati.

 

 

15.giugno 1990

 Alle ore 16.40 uno dei titolari del frantoio di Groppalbero (Borgotaro) si presenta, visibilmente sconvolto alla Caserma dei Vigili Volontari chiedendo immediato aiuto in quanto l’operaio Salvanelli Giovanni (Gera) era accidentalmente scivolato all’interno di una tramoggia di carico ed era stato successivamente ricoperto da tonnellate di ghiaia.

Nessuno si era accorto dell’accaduto per circa due ore; poi notato il perdurare dell’assenza dell’addetto si era provveduto alla ricerca dello stesso individuandone l’ubicazione.

All’unisono le squadre di soccorso, formate da 15 Vigili, raggiungono il luogo indicato dando inizio ad una lotta disperata contro il tempo per salvare lo sfortunato dallo schiacciamento e dall’asfissia.

Per due ore si lotta instancabilmente; numerosi volontari, carabinieri, operai della ditta scaricano con il solo ausilio delle mani la ghiaia posta alla sommità della tramoggia evitando nel contempo frane di materiale dello stesso genere posto a monte .

La squadra dei vigili del Fuoco opera al di sotto della stessa provvedendo allo smontaggio completo delle strutture metalliche e liberando finalmente il malcapitato, rimasto per quattro interminabili ore sepolto, che viene consegnato ai sanitari dell’elisoccorso per le prime cure .

L’eccezionale fibra del Salvanelli ha in seguito la meglio sulle vicissitudini passate ed ora lo stesso è un vigile volontario, sposo felice e prossimo padre .

 

 

2.ottobre.1993

Il Signor Giovanni Carpena all’albeggiare parte entusiasticamente in auto dalla pianura parmense in compagnia del figlio e di un amico per raggiungere, nonostante il tempo inclemente, la località Squarci di Albareto alla ricerca di funghi.

Dopo circa tre ore trascorse nei boschi, constatate le avverse ed ormai impossibili condizioni meteorologiche, il gruppo decide di rientrare .

Il torrente “Schiena”, nel frattempo, gonfiato dalla pioggia battente tracima e ricopre l’unico guado precedentemente utilizzato.

Nonostante l’inagibilità del passaggio il sopracitato signore, attardatosi oltre il dovuto nella ricerca, tenta egualmente di raggiungere l’opposta riva dove lo attendono ansiosamente gli altri.

La forte corrente, le acque torbide ed abbondanti provocano lo scivolamento del malcapitato che riesce fortunatamente ad aggrapparsi al bordo superiore di un grosso tubo in cemento atto al deflusso.

Il corpo è quasi interamente risucchiato all’interno dello stesso. Sommerso per la maggior parte, con i primi sintomi di assideramento, viene trattenuto con difficoltà per le braccia dall’amico che cerca in tal modo di tenergli sollevata la testa onde evitare l’annegamento.

Il figlio, nel frattempo, corre disperatamente al vicino centro abitato per allertare i soccorritori. Dopo circa 20 minuti giungono sul posto i Vigili volontari ed i carabinieri di Borgotaro che riescono con difficoltà ad imbragare e trarre in salvo il Sig. Carpena, risolvendo felicemente una situazione che sembrava decisamente compromessa.

 

STRUTTURE

 L’intraprendenza e lo spirito di corpo dei Vigili si manifestano chiaramente nel 1976 quando, constatate le precarie condizioni sia igieniche che di capienza dei locali adibiti a caserma, i Volontari associatisi in cooperativa, in seguito a donazione di un appezzamento di terreno di circa mq. 7.000 sito in località “Campo Fortuna”, da parte della Milanese-Azzi S.p.A. con interessamento dell’Amministrazione comunale di Borgotaro, danno inizio ai lavori di costruzione della nuova caserma .

La struttura viene portata a termine nel 1979 e consiste in un fabbricato a due piani di 220 mq. cadauno comprendenti autorimessa e spogliatoi al piano terra e appartamento per il custode e sala ricreativa al primo piano.

In zona limitrofa vengono inoltre realizzate due piscine scoperte con annessi spogliatoi e servizi igienici, un campo da tennis sintetico e due campi da bocce trasformati nel 1993 in un campetto da beach-volley.

Nel 1990 causa insufficienza dell’autorimessa ebbero inizio i lavori di ampliamento della caserma per complessivi 270 mq. di cui mq. 200 al piano terra (autorimessa, spogliatoi, magazzino e sala operativa) e 70 mq al primo piano adibiti a dormitorio.

Tale intervento, assolutamente indispensabile, alla data odierna risulta definitivamente realizzato.

 

Nel mese di ottobre 1997, alla presenza di S.E. Prefetto di Parma Dott. Tommaso Blonda, è stata inaugurata presso il distaccamento, la sala operativa comunale di Protezione Civile (C.O.M.) corredata di apparecchiature radio atte sia alla ricezione che alla trasmissione di comunicazioni agli Enti, le Istituzioni e le Associazioni di Volontariato che partecipano al Piano di Protezione Civile Provinciale approntato per affrontare le calamità o catastrofi con un’unica regia che coordini le sinergie territoriali.

Tale sala viene presidiata con orario continuato dai vigili volontari supportati dall’1/01/98 da un giovane obiettore di coscienza in servizio presso il comune di Borgotaro.

Nel 1988 si era inoltre proceduto alla messa in opera del “castello di manovra” idoneo all’addestramento del personale .

Tutti i lavori sopracitati sono stati eseguiti con autofinanziamento e manodopera volontaria dei vigili, risultano di notevole spessore ed eleganza e sono inseriti nell’intenso verde dei prati circostanti; sono altresì aperti al pubblico.

Con orgoglio possiamo affermare che questo complesso sia parte integrante delle strutture pubbliche atte a garantire la copertura della richiesta delle attività sportive e ricreative degli abitanti delle valli.

 

MEZZI

 Gli automezzi in dotazione all’atto della costituzione consistevano , come in precedenza accennato , in una campagnola ed un’autopompa serbatoio e sono stati periodicamente sostituiti ed integrati con alcuni più idonei.

L’attuale parco macchine consta di :

 

1) APS Super City                VF 24527

2) APB 160                           VF 14146

3) Defender 130                     VF 21995

4) Mitsubishi L200              VF 21995

5) AF 65/12                           VF 17017

6) ACT Scarrabile 95             VF 19917

 

 

1) L’APS Super City (Autopompa-serbatoio) è un’APS di ultima generazione. Operativa presso il distaccamento dal luglio 2007. Questo mezzo è stato assegnato al Distaccamento di Borgo Val di Taro dal Dipartimento di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna

Le attrezzature dell’allestimento sono tra le più moderne ed avanzate nel campo del soccorso ed è stato possibile acquistarle grazie al contributo delle Comunaglie di Borgotaro-Albareto, l’autocamionale della Cisa (A15), alla Cooperativa Vigili del Fuoco Volontari di Borgotaro ed al Comando Provinciale VVF di Parma.

 

2) L’APB 160 (Botte) è un mezzo essenziale per il Distaccamento di Borgotaro. Questo mezzo garantisce una scorta d’acqua (NNN litri) che nessun’altro mezzo in dotazione può contenere. Viene utilizzata come supporto agli altri mezzi se è necessario un rifornimento di acqua. Questo mezzo può trasportare fino a 3 unità operative.

 

3) Il Land Rover Defender 130 è un mezzo polivalente 4X4. Può portare fino a 5 unità operative e grazie al modulo che monta è idoneo allo spegnimento di incendi boschivi. E’ stato assegnato al Distaccamento di Borgotaro dal Dipartimento di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna.

 

4)Il Mitsubishi L200 è anch’esso un mezzo polivalente 4X4. E’ principalmente adibito al trasporto del personale sul luogo dell’intervento e all’occorrenza può trasportare anche attrezzatura (scala italiana, materiale per rimozione calabroni, api, vespe, ecc.).

L’acquisto di questo mezzo è stato permesso dal contributo dei Comuni di Bedonia e Borgotaro, dalla Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno oltre che dall’autotassazione dei Vigili Volontari stessi. É stato concesso in uso esclusivo al distaccamento, tramite contratto di comodato.

 

5) L’AF 65/12 è un mezzo destinato al Distaccamento dal Comando di Parma in sostituzione dell’APS 79. Anche se non ha una grande scorta di acqua (300 litri) permette, grazie alle sue ridotte dimensioni, di raggiungere facilmente e agilmente i luoghi desiderati. Trasporta 3 unità operative e tutto il necessario per intervenire su incidenti stradali e sugli altri soccorsi tecnici urgenti.

 

6)L’ACT Scarrabile 95 è anch’esso un mezzo polivalente 4X4; grazie al modulo che monta è idoneo allo spegnimento di incendi boschivi e al rifornimento di acqua potabile (essendo l’unico con una cisterna di acciaio inox). Questo mezzo trasporta 2 unità operative; all’interno del modulo (che può essere smontato diventando un semplice cassone) trovano posto motosoffiatori, motoseghe e tutto il necessario per gli incendi boschivi. Questo mezzo è stato acquistato dal Consorzio Comunalie Psi con il contributo della Comunità Montana Ovest, della Provincia di Parma, della Camera di Commercio di Parma e dei Comuni di Albareto, Bedonia e Borgotaro. É stato concesso in uso esclusivo al distaccamento, tramite contratto di comodato.

 

All’interno del distaccamento sono presenti anche numerosi rimorchi, alcuni dei quali destinati al trasporto di attrezzature varie (torrefari mobile, ecc), altri montano motopompe necessarie in caso di allagamento. Questi rimorchi vengono montati sull’L200 e sul Defender 130.

  

ORGANIZZAZIONE INTERNA ATTUALE

 La vita interna dei volontari nei primi 10 anni di attività del Distaccamento non è stata certamente rosea a causa di incomprensioni, diversità di vedute, liti a volte aspre che sfociarono nelle dimissioni di 8 componenti dell’organico riducendo le unità attive da 32 a 24.

Tale emorragia ebbe termine a seguito abbandono volontario di un vigile avvenuto nel 1983 .

Negli anni successivi molti giovani diedero con entusiasmo la loro adesione e lo spirito di corpo e di amicizia ebbero il sopravvento sulle vicissitudini passate.

L’organico attuale del distaccamento conta 43 Volontari divisi in 3 squadre, coordinate ognuna da un Capo squadra, che fanno riferimento ad un Capo distaccamento, e secondariamente ad un Vice capo, incaricati dal Comando Provinciale di Parma. Sono presenti 11 allievi in attesa del corso di formazione delle 120 ore.

 

Nelle ore diurne i volontari vengono allertati dal suono di una sirena, ben udibile, posta sul tetto della caserma; in quelle notturne le 3 squadre sono reperibili per dieci giorni al mese ciascuna e vengono singolarmente contattate tramite telefono. 10 cercapersone classe Swissphone supportano nella chiamata i volontari non raggiungibili dalla sirena.

La caserma è presidiata con orario continuato da un custode, alloggiato con la famiglia in un appartamento sito al primo piano, che risponde alle chiamate di soccorso e provvede ad allertare il personale volontario.

Rientra tra i compiti del custode-centralinista quello di consegnare il foglio relativo alla richiesta di soccorso completo di tutti i dati necessari al Capo Squadra di turno, il quale decide in base a quanto riferito quali automezzi utilizzare per l’intervento.

I Volontari, oltre a garantire il soccorso, provvedono ad esplicare sia i lavori di pulizia dei locali sia quelli di manutenzione degli automezzi e delle attrezzature in dotazione.

Il fine settimana è dedicato ai lavori sopracitati, e tutti i Mercoledì sera sono dedicati all’addestramento e alla manutenzione degli automezzi/attrezzature.

Il controllo degli automezzi e attrezzature in dotazione viene eseguito con massima attenzione e scrupolosità al fine di ridurre al minimo gli inconvenienti durante l’uso degli stessi.